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Bourgess e Kubrick. 1971=2003 ? |
gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 17-03-2003 18:51 |
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Ulteriore analisi su Arancia meccanica.
Il secondo tempo del film è importante per riflettere su un messaggio spesso filtrato a favore della semplice visione oggettivista sulla violenza trattata come tale, mentre invece il film la tratta come tramite. A mio avviso sia Bourgess che Kubrik sono stati influenzati notevolmente dal comportamentismo di Skinner. Il film ha una sorta di contestazione “sessantottina” soprattutto nel secondo tempo dove emerge una chiara condanna alle istituzioni e alle loro contraddizioni.
Basta citare le scene in cui la violenza diventa di stato , oppure quando la socialdemocrazia britannica, quella che dovrebbe avere il miglior welfare utilizza il “lavaggio del cervello”, "imponendo", secondo un’educazione piuttosto discutibile.
La pellicola è stata, all’epoca dell’uscita, contesa tra le varie fazioni politiche; quella conservatrice, di Bourgess valorizzava il film come progressista nel senso del valore dell’educazione e dell’imposizione verso la violenza. La sinistra vedeva l’esatto contrario.
Il positivismo conservatore aveva decisamente interpretato male il film, perché lo stesso Bourgess e Kubrik hanno chiarito che il bersaglio era il comportamentismo in prima istanza, e l’imposizione ideologica tramite manipolazione mentale dopo.
Il film ha poi scioccato, e ancora lo fa, almeno per me, per la formidabile anticipazione strutturale psicologica e dinamica di movimenti Punk , la blank generation, la fine delle utopie, il nichilismo fine a se stesso.
Ma allora mi chiedo se i metodi repressivi americani ei nuovi metodi di repressione latente della nuova destra europea non siano gli stessi del 71?
A voi?
P.S. Bourgess era conservatore. Da qui la destra di allora si è fatta ingannare!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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POT666
Reg.: 10 Dic 2004 Messaggi: 59 Da: albi (CZ)
| Inviato: 31-10-2005 12:22 |
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Certamente uno dei problemi sociali più difficili da risolvere oggigiorno è come lo Stato possa mantenere il necessario grado di controllo sulla società senza divenire repressivo. [...] La domanda è : come è possibile, se ancora è possibile, realizzare un equilibrio? Io non conosco la risposta.
Comunisti... Fascisti... Gli estremisti condividono lo stesso disprezzo nei confronti dell'uomo. Differiscono sostanzialmente nel programma. [...] Hitler amava la buona musica, e molti capi nazisti erano uomini colti e sofisticati, ma ciò non giovò molto a loro, né a chiunque altro.
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